mercoledì 14 aprile 2010

Sicilia mon amour, hotel ad Augusta (parte 3)

L'UTILIZZO
Alla fine ci riuscimmo, con una gran botta di c..., a trovare una casa ad affitto carinissima in cui io potessi vivere in maniera tranquilla e serena da sola: una casa che, ad Augusta, era più rara di una mosca bianca, essendo idonea a viverci da single e non con famiglie di minimo 4-5 persone, come la maggior parte delle case che le agenzia immobiliari mi avevano proposto al mio arrivo.
E fu così che i miei tornarono in Puglia sereni e contenti, a missione "figlioletta sistemata in maniera decente" compiuta.
Le dimensioni della mia casa, ideali per me, facevano sì che quando i miei genitori venivano a trovarmi c'era il pienone in giro per casa!
Allora mia mamma dormiva nel lettone con me e soggiornava a casa mia, mentre mio papà (ufficialmente perché voleva lasciarci la privacy di stare io e la mia mammina un paio di giorni sole almeno alla sera, ufficiosamente perché non gli andava di dormire sul divano letto nel mio ingresso-soggiorno!) alloggiava in una singola dell'albergo Villa Dei Cesari.
E così è stata per due anni quasi una volta al mese: i miei scendevano in Sicilia a trovarmi, mio padre pernottava a Villa dei Cesari e, siccome i miei non amano molto girare (chissà da chi avrò preso allora io!!!), mangiavamo lì a pranzo e cena.

Il nostro essere diventati clienti fissi faceva sì che non ci venisse chiesto più il pagamento anticipato, ma, a parte sorrisi, strette di mano e abbracci dei calorosissimi proprietari, null'altro: ne' un trattamento di favore, ne' uno sconto nella bassa stagione, ne' una maggiore libertà di scelta nella selezione del menù (ricordo una volta che mio fratello voleva pasta alla carbonara e questa non era compresa tra i "suggerimenti" del cuoco: era diventata una questione di principio... un gran macello... alla fine non la ebbe vinta!!!).

I proprietari della struttura sono marito e moglie con un paio di figli che, penso, vivano la stragrande maggioranza del loro tempo lì, quindi è costante l'incontrarli a pranzo e a cena nel ristorante dove, insieme ai clienti dell'albergo, guardano un gran televisore costantemente sintonizzato su Sky (mi sa che sono juventini, ma, dato il mio totale disinteresse in materia, non ci metterei la mano sul fuoco... in ogni caso sono accesamente tifosi!).
Sono molto cordiali e calorosi: la moglie mi ha più volte invitato (col suo cor d' mamm!!!) ad andare a mangiare da loro per non restare sola al fine settimana, il marito ogni volta che lo incontravo in paese si sbracciava per salutarmi...
Insomma un ambiente gradevole, anche se molto attaccato anche all'ultimo spicciolo!!!

Dopo l'utilizzo dell'albergo unicamente da parte di mio padre, quando sono dovuta tornare in Sicilia, a seguito di un lunghissimo periodo pre-congedo che ho deciso di trascorrere a casa dei miei in Puglia, avendo lasciato la casa in cui vivevo, ho dovuto soggiornare anche io in albergo nel momento in cui sono scesa per firmare i documenti del congedo dalla Marina.
E dall'aver usufruito di una singola in questo albergo, la mia testimonianza.

fine della terza puntata: questo post è troppo lungo, lo continuo appena posso!

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