giovedì 18 febbraio 2010

Sicilia mon amour: Augusta (parte 5)

Non conosco situazioni di altre case, visto che ho abitato sempre e solo nella mia da quando sono arrivata ad Augusta, ma l'argomento "insetti" è davvero ideale: non ce ne sono per niente in giro e, sebbene io abitassi a piano terra, fortunatissimamente, non ne ho mai avuti in casa (altrimenti sarei scappata via a gambe levate!).
Discorso a parte però va fatto per le zanzare, piaga cittadina: conoscete quegli insetti piccoli con le zampette, le ali e il pungiglione alquanto stronzetti che ogni tanto, intrufolandosi in casa, vi pungono? Beh, si, le zanzare… quelle normali…
Poi ci sono le zanzare di Augusta: elicotteri Apache dotati di unicorno da sfondamento che lascia un bubbone pestilento al posto del piccolo e normale eritema e che succhiano ettolitri di sangue e che, se non ti pungono, rombano (più che ronzare) attorno alle orecchie di notte, perforando timpani e inibendo sane e meritate dormite!
Fortunatamente la mia casa aveva le zanzariere in ogni finestra (altrimenti sarei morta: piano terra che si affaccia direttamente sul porto avrebbe significato non poter aprire una finestra!), ma ogni tanto capitava che un elicottero del genere entrasse in casa e allora erano davvero dolori: o per me o per l'elicottero (mi ero armata: hanno inventato - e proporrò al Vaticano la beatificazione dell'inventore - una racchetta antizanzare che folgora le zanzare per scossa elettrica mentre le stesse volano: alè, dopo un anno e mezzo e tante battaglie vinte da loro, ho vinto io la guerra!!!).
Purtroppo questo inconveniente va messo in conto nella vita ad Augusta, visto che la città si trova a livello del mare e non solo: è interamente circondata dalle acque marine. Zanzare inevitabili.
Ultimo fattore (ma non ultimo in ordine d'importanza!) è costituito dagli abitanti di Augusta: la gente è socievole, cordiale, sempre disponibile a tendere una mano e con un sacrosanto senso dell'ospitalità.
All'inizio tutta questa apertura e gentilezza mi puzzavano un po' di invadenza, ma poi ho capito che ad Augusta tutti sono interessati a tutti, ma non per un senso di pettegolezzo cittadino, quanto piuttosto per una sana curiosità, che si tramuta in una totale disponibilità al tendere una mano in caso di necessità, come se ci si conoscesse da una vita.
Tutto questo, secondo me, è molto bello e riscalda il cuore a chi, come me, si trova tanto lontano da casa, dalla famiglia, dagli amici e dagli affetti: non è difficile conoscere gente nuova e instaurare bei rapporti di amicizia e questo aiuta a superare il senso di angoscia dovuto al trovarsi soli in una città cui non si appartiene.
Per esempio: vicino a dove abitavo io c'è un distributore di frutta all'ingrosso, dove lavorano varie persone. Quando arrivai nessuno mi si avvicinò, mi interpellò, mi domandò... niente: mi osservarono a distanza e basta.
Dopo due o tre giorni che, di rientro da lavoro in auto, non trovavo parcheggio vicino casa (la zona è molto trafficata, specialmente ad orario di apertura negozi) e aspettavo in macchina per lungo tempo prima che si liberasse un posto, a turno ognuno di loro si impegnò (senza che io l'abbia mai richiesto, ma di loro iniziativa!) a farmi trovare un posto per me, occupato da una loro auto che toglievano al mio arrivo... che dolci!!!!!!!!!!!!
E addirittura all'inizio, quando ero di guardia e non sarei rientrata a casa se non l'indomani mattina (e ovviamente mi vergognavo da morire ad avvisarli di questo!!!), al mio rientro, mi dicevano che il pomeriggio precedente mi avevano aspettata fino a tardi...
Penso che questo esempio basti più di ogni altra parola a descrivere il tipo di persone che abitano questo paese: fantastiche!

fine della quinta puntata: questo post è troppo lungo, lo continuo appena posso!

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